Gregor Stimpfl, Assiconsult
L'intervista tradotta
Catastrofi naturali: l'assicurazione per le aziende diventerà presto obbligatoria
AZIENDE: L’esperto di assicurazioni Gregor Stimpfl spiega cosa è previsto e perché ritiene possibile un rinvio.
Dolomiten: Sig. Stimpfl, questo obbligo assicurativo riguarda tutte le aziende?
Gregor Stimpfl: L'attuale bozza prevede che tutte le aziende con sede o stabilimento in Italia, iscritte nel registro delle imprese, siano soggette all’obbligo assicurativo. Tuttavia, le aziende agricole, a meno che non vengano apportate modifiche a breve termine, sono attualmente esenti da questa regolamentazione.
Dolomiten: Cosa deve essere assicurato e contro quali rischi?
Stimpfl: Devono essere assicurati terreni, edifici, impianti tecnici, macchinari e attrezzature commerciali, come stabilito dall'articolo 2424 del Codice Civile italiano. L’obbligo assicurativo è quindi piuttosto ampio. L'assicurazione copre rischi come inondazioni, alluvioni, frane e terremoti. Per somme assicurative fino a 30 milioni di euro, la franchigia non può superare il 15% del danno.
Dolomiten: L'obbligo assicurativo è stato introdotto con l'ultima legge di bilancio, secondo la quale dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre 2024. Può confermare che questa scadenza verrà rispettata?
Stimpfl: Considerata la complessità del tema e la sua importanza economica, è possibile che l'approvazione finale venga posticipata. Una volta che il testo sarà stato esaminato dalle autorità competenti, tra cui l'autorità italiana di vigilanza sulle assicurazioni, è possibile che il Consiglio di Stato venga coinvolto. Pertanto, un rinvio all'inizio del 2025 è probabile.
Dolomiten: Secondo un rapporto dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), solo il 5% delle aziende in Italia è assicurato contro le catastrofi naturali. Qual è la situazione in Alto Adige?
Stimpfl: Nel confronto europeo, l'Italia è sempre stata un Paese con una penetrazione relativamente bassa dei prodotti assicurativi. Sia nelle piccole e medie imprese che nel settore privato, la propensione ad assicurarsi contro i rischi è ancora inferiore alla media europea. L'Alto Adige, in questo senso, è tradizionalmente un pioniere in Italia. Sia le grandi che le piccole imprese investono qui maggiormente in sicurezza e assicurazioni. Molti imprenditori hanno già stipulato una copertura assicurativa contro questi rischi.
Dolomiten: Il mercato assicurativo è pronto per questa novità?
Stimpfl: È ancora da vedere. Anche se la bozza è stata sviluppata ulteriormente negli ultimi mesi in collaborazione con l'ANIA, ci sono ancora alcune domande aperte. Da un lato, non è chiaro se sarà necessaria una polizza assicurativa autonoma o se le polizze esistenti potranno essere adattate. Dall'altro lato, è importante assicurarsi che gli assicuratori non sfruttino l'obbligo, imponendo premi eccessivi per coprire rischi che non sono uniformi in tutta Italia.
Dolomiten: Quali costi dovranno affrontare le aziende?
Stimpfl: Come l'obbligo assicurativo influenzerà i premi non è ancora chiaro. Tuttavia, è probabile che con l'aumento del numero degli assicurati, i premi possano tendere a diminuire.
Dolomiten: Dato che ci sono ancora alcune domande aperte, cosa consiglia alle aziende in questo momento?
Stimpfl: Il nostro consiglio sarebbe di attendere l'approvazione definitiva del decreto, poiché potrebbero esserci ancora delle modifiche prima della sua adozione. Anche le compagnie assicurative stanno aspettando il via libera per le polizze standardizzate da parte del Ministero.
Dolomiten: Quali sanzioni rischiano le aziende che non si adegueranno a questo nuovo obbligo assicurativo?
Stimpfl: La legge prevede sanzioni severe. Si va da multe tra 100.000 e 500.000 euro fino all'esclusione dai finanziamenti e dai contributi pubblici.