Il Decreto attuativo sull’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali per le imprese in Italia è ufficiale!

Il Decreto attuativo sull’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali per le imprese in Italia è ufficiale!

11.03.2025

Entro in 31 marzo 2025, tutte le aziende con sede legale in Italia, nonché le imprese estere con una stabile organizzazione nel Paese, dovranno stipulare una polizza assicurativa per coprire i danni causati da terremoti, alluvioni, frane, inondazioni e altri eventi catastrofali.
Questa nuova normativa è stata introdotta per proteggere le aziende da perdite finanziarie e garantire maggiore stabilità economica in caso di calamita naturali. Sebbene non siano previste sanzioni pecuniarie dirette per chi non si assicura, le imprese inadempienti rischiano l’esclusione da finanziamenti pubblici e aiuti economici statali.

Cosa significa concretamente per la Sua azienda? Quali beni devono essere assicurati? Quali condizioni si applicano? Scopra tutti i dettagli nella nostra analisi completa!

Una misura necessaria per la protezione delle imprese

Un passo avanti nella resilienza economica

La Legge di Bilancio 2024 (Legge 213/2023) ha introdotto un obbligo assicurativo per le imprese con sede legale in Italia, nonché le imprese estere con una stabile organizzazione nel paese, finalizzato a garantire una maggiore resilienza economica in caso di disastri naturali. Questa normativa, che entrerà in vigore il 31 marzo 2025, prevede che tutte le aziende siano coperte da una polizza assicurativa per proteggere il proprio patrimonio da eventi catastrofali.
Molte imprese non sono ancora consapevoli dell’impatto di questa nuova normativa e delle conseguenze di non essere adeguatamente assicurate. Senza una copertura specifica, le aziende potrebbero trovarsi in gravi difficoltà finanziarie in caso di danni causati da eventi naturali estremi. Inoltre, il mancato rispetto di questo obbligo potrebbe comportare l’esclusione da contributi pubblici, sovvenzioni e agevolazioni finanziarie.

Dal decreto alla sua applicazione: il percorso normativo

Le tappe principali della regolamentazione

La normativa ha subito diverse modifiche prima di giungere alla sua versione definitiva:
  • 30/12/2023: La legge di bilancio introduce l’obbligo di assicurazione entro il 31/12/2024.
  • 07/11/2024: Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) invia al Consiglio di Stato la bozza del regolamento attuativo NAT CAT.
  • 19/11/2024: Il Consiglio di Stato esprime parere negativo, chiedendo integrazioni e regolamentazioni aggiuntive.
  • 27/12/2024: Il Decreto Milleproroghe sposta l’obbligo al 31/03/2025.
  • 27/02/2025: Pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 18/25.
  • 14/03/2025: Entrata in vigore del Decreto, con obbligo operativo dal 31/03/2025.

Dettagli del decreto

Chi è obbligato e cosa copre l’assicurazione?

Chi è obbligato a stipulare l’assicurazione?
L’obbligo assicurativo riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia, indipendentemente dalla loro dimensione o settore di appartenenza. Rientrano in questa normativa anche le imprese straniere con una stabile organizzazione in Italia e iscritte al Registro delle Imprese. Sono incluse tutte le tipologie di società, comprese le ditte individuali e le società di capitali e di persone. Tuttavia, alcune categorie sono escluse dall’obbligo, come le imprese agricole (ai sensi dell’art. 2135 c.c.), gli immobili costruiti senza autorizzazioni edilizie o gravati da abuso edilizio, e gli immobili di proprietà pubblica (eccetto quelli iscritti al Registro delle Imprese).
 
Quali beni devono essere assicurati?
Le imprese devono stipulare una polizza assicurativa che copra i danni diretti ai beni aziendali, inclusi:
  • Terreni;
  • Fabbricati, comprese le strutture edili, impianti idrici ed elettrici, ascensori, montacarichi, recinzioni, fognature;
  • Impianti e macchinari, inclusi dispositivi elettronici e a controllo numerico;
  • Attrezzature industriali e commerciali.
 
Quali eventi naturali sono coperti?
Gli eventi naturali coperti dall’assicurazione obbligatoria includono:
  • Terremoti: eventi sismici causati da movimenti tettonici della crosta terrestre che possono generare scosse distruttive.
  • Alluvioni: esondazione di corsi d’acqua dovuta a precipitazioni intense e prolungate, con possibile coinvolgimento di infrastrutture e edifici.
  • Inondazioni: accumulo improvviso di acqua in aree normalmente asciutte, causato da piogge intense, mareggiate o tracimazione di bacini artificiali.
  • Frane: cedimenti del terreno dovuti a infiltrazioni d’acqua, terremoti o altre condizioni geologiche che possono compromettere la stabilità del suolo e delle costruzioni sovrastanti.
 
Premi assicurativi e franchigie
I premi assicurativi saranno determinati sulla base del rischio specifico dell’impresa, considerando fattori come la posizione geografica, la vulnerabilità strutturale degli edifici e le condizioni climatiche della zona. È prevista una franchigia fino al 15% dell’importo del danno, mentre i massimali di indennizzo variano in base alla somma assicurata:
  • Fino a 1 milione di euro: copertura del 100% della somma assicurata;
  • Da 1 a 30 milioni di euro: copertura del 70% della somma assicurata;
  • Oltre 30 milioni di euro: copertura negoziata liberamente tra le parti.
 
Cosa fare ora? Le prossime azioni per le imprese
✅ Verifica dell’obbligo: Controllare se l’azienda rientra tra quelle obbligate e quali beni devono essere assicurati.
✅ Analisi delle opzioni assicurative: Consultare Assiconsult per trovare la soluzione più adatta.
✅ Stipula della polizza: Assicurarsi di firmare il contratto entro il 31 marzo 2025.
✅ Monitoraggio delle modifiche normative: Mantenersi aggiornati su eventuali revisioni della normativa.

Conclusione

Una misura essenziale per la sicurezza economica

La nuova assicurazione obbligatoria rappresenta una protezione fondamentale per le imprese in Italia, riducendo l’impatto finanziario di eventi catastrofali. Il rispetto della normativa entro il 31 marzo 2025 è essenziale per evitare esclusioni da contributi pubblici e garantire la sicurezza economica dell’impresa.
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